
ALESSANDRIA - Non è caduta nel vuoto la protesta delle mamme alessandrine che avevano aperto un gruppo su Facebook proprio per lamentarsi del costo di iscrizione al servizio di refezione scolastica: 150 euro oltre i pasti.
Nonostante l'assessore Straneo avesse già spiegato che con la 'fine' del dissesto la nuova Giunta potrà avere più discrezione nel rivedere le tariffe comunali - e che perciò poco può fare nell'immediato per questo problema - il
Movimento 5 Stelle h
a deciso di presentare una mozione a Palazzo Rosso per chiedere di rimodulare la tariffa in modo più equo e di rinegoziare al più presto l'accordo con Aristor, gestore del servizio mense.
Al costo giornaliero di 4 euro a pasto, infatti, i non residenti devono aggiungerne altri due. "I 150 euro di iscrizione non tengono conto del reddito di partenza delle famiglie", scrive proprio sul gruppo Michelangelo Serra, "La prossima settimana chiederemo alla Giunta di impegnarsi ad abbasare o annullare il costo di iscrizione e verificare le condizioi per i non residenti".
Serra e Gentiluomo non sono soddisfatti degli accordi con il gestore della refezione: "I costi sono tra i più alti del Piemonte ed il servizio non è certo eccellente. Il comune inoltre paga già una importante quota aggiuntiva a copertura dei costi di servizio". Sui 150 euro, poi: "Non sono richiesti in nessun altro comune del Piemonte a parte Torino, dove comunque sono rateizzabili".